(ANSA) – ROMA, 21 GIU – Cedere al ricatto degli hacker quando
si subisce un attacco ransomware, in cui i dati vengono
sottratti o cifrati richiedendo soldi per la restituzione, non
conviene. L’80% di chi paga, afferma il rapporto Cybereason
Global Ransomware Study, è poi colpito da un secondo attacco,
nella metà dei casi da parte degli stessi soggetti del primo.
Lo studio è basato su interviste a 1263 esperti di sicurezza
informatica in Usa, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Francia,
Emirati Arabi Uniti e Singapore . Il 66% di chi ha subito
attacchi, rileva la survey, ha avuto perdite economiche, il 53%
lamenta un danno d’immagine per la propria compagnia, il 29% una
riduzione della forza lavoro e in un quarto dei casi l’attacco
ha portato ad una chiusura dell’azienda.
Tra le soluzioni più adottate ci sono il training del
personale (48%), l’aggiornamento delle protezioni di sicurezza
(48%), il backup dei dati (43%) e lo scanning delle email (41%).
“L’Fbi – scrivono gli esperti – ha riportato un aumento del 225%
delle perdite totali dovute al ransomware. Secondo Cybersecurity
Ventures le aziende sono sotto attacco ogni 11 secondi, in
media, e le perdite raggiungeranno quest’anno i 20 miliardi di
dollari nel mondo”. (ANSA).
Fonte Ansa.it