La Bce sta smaltendo i bond pandemici, ma non per l’Italia

La Banca centrale europea a luglio
2024 ha iniziato ad alleggerire anche il proprio portafoglio di
bond comprati nell’emergenza pandemica con il programma ‘Pepp’,
dopo aver fatto lo stesso con il programma ‘App’ nel marzo 2023.
    Ma il ‘quantitative tightening’ sul Pepp, nel suo primo mese, ha
risparmiato i titoli italiani. Diminuendo i titoli in
portafoglio dei principali Paesi fra cui Francia e Germania, ma
aumentando quelli dell’Italia.
    Lo rivelano i dati forniti dalla Bce relativi al portafoglio
Pepp nel periodo 24 giugno-24 luglio, quando la Bce, a fronte di
un aumento di 335 milioni del portafoglio Pepp italiano, ha
tagliato quello dei titoli olandesi per 2,8 miliardi di euro,
belgi e tedeschi per 2,2 miliardi ciascuno, austriaci per 2,1
miliardi, francesi per 1,4 miliardi, spagnoli per 1,2 miliardi.
    Una rimodulazione del portafoglio Pepp che ha comunque
consentito la prevista riduzione mensile di 7,5 miliardi per il
complesso del portafoglio di titoli europei, e che è stata
prevista fin dall’inizio dallo strumento lanciato dalla Bce nel
marzo 2020. La flessibilità del Pepp può stabilizzare gli spread
e può essere uno strumento in grado di tenere a bada il costo
del debito per l’Italia, che secondo Eurostat nel 2023 – un anno
in cui i tassi d’interesse Bce sono raddoppiati – è continuato a
scendere al 2,9% rispetto al 3,2% del 2022.
   

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Fonte Ansa.it

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