La Fed si appresta a lasciare i
tassi di interesse fermi nella riunione che si chiuderà domani
ma dovrebbe segnalare le sue prossime mosse, ovvero quanto
taglierà i tassi, se a settembre o a novembre.
Per la banca centrale è un dilemma non facile da sciogliere,
in parte legato alle prossime elezioni. Una riduzione del costo
del denaro a settembre potrebbe scontrarsi con l’ira di Donald
Trump, che ha già messo in guardia la Fed dal toccare i tassi di
interesse.
Un taglio in novembre – la riunione cade subito dopo il voto
americano – non esporrebbe la Fed a critiche politiche, pur
senza risolvere molti nodi. A preoccupare è una eventuale
vittoria di Trump che, con i paventati dazi e l’attesa
maxi-espulsione di migranti, potrebbe infiammare nuovamente
l’inflazione complicando la battaglia della banca centrale
contro la corsa dei prezzi.
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Fonte Ansa.it