La fotocamera dello smartphone diventa un occhio artificiale

(ANSA) – ROMA, 07 OTT – La fotocamera dello smartphone
diventa un terzo occhio con Lookout, la nuova applicazione
sviluppata da Google per offrire una descrizione vocale
dell’ambiente e degli oggetti circostanti grazie a modelli di
intelligenza artificiale. L’app, pensata per aiutare le persone
con disabilità visive, potrà diventare una tecnologia in grado
di cambiare la vita di tutti, così come le altre nuove soluzioni
per l’accessibilità in arrivo in Italia, presentate dal colosso
di Mountain View durante un evento online.
    L’app Lookout punta a migliorare l’autonomia dei disabili visivi
nelle attività di tutti i giorni: permette ad esempio di
distinguere gli ingredienti per una ricetta, i prodotti in un
supermercato, le banconote per un pagamento o il contenuto di un
testo scritto. Per migliorare l’accessibilità al mondo virtuale
è nata invece la nuova funzione di descrizione immagini su
Chrome, che aiuta chi usa un lettore dello schermo (screen
reader) a riconoscere le immagini online prive di etichette
descrittive o di un testo alternativo. Questa funzionalità si
basa a sua volta sull’intelligenza artificiale e si può attivare
dalla sezione Accessibilità delle impostazioni di Chrome. Per le
persone con disabilità cognitiva, anche legata
all’invecchiamento, è stato sviluppato invece Action Blocks:
disponibile in italiano sui telefoni Android, permette di usare
l’Assistente Google attraverso un unico pulsante digitale
attivabile con un tocco. Sulla schermata iniziale del telefono
potrà così apparire un’icona con la foto di un familiare per
facilitarne la chiamata, un’altra icona per attivare il proprio
video preferito su YouTube oppure per accendere o spegnere la
luce della stanza. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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