Il lavoro del fotografo richiede spesso di sapersi destreggiare tra molti impegni e diversi compiti che ricadono necessariamente su di lui quando opera come freelance.
Questo vuol dire che tutta la parte di ricerca clienti, contrattuale e amministrativa viene seguita dallo stesso fotografo.
Il professionista deve saper bilanciare il lavoro in solitaria, durante il quale si dedica all’amministrazione e alla fase iniziale del lavoro vero e proprio, ad altre fasi in cui dimostra la sua socialità e riesce a rapportarsi sia coi clienti che coi soggetti dei propri scatti.
Gli orari sono flessibili, ma i compiti che il fotografo deve portare a termine sono ben delineati e ogni giorno devono essere organizzati per non perdere tempo e non dimenticarne alcuni lungo la strada.
Il lavoro solitario del fotografo
La maggior parte dei fotografi lavora come freelance. Questo vuol dire che non hanno un’azienda a cui appoggiarsi per quanto riguarda la parte burocratica e amministrativa legata ai contratti di lavoro.
Proprio per questo motivo in una giornata tipo il fotografo deve predisporre un paio di ore da dedicare alla contabilità e alla gestione dello studio. Inoltre, una parte di questo tempo viene destinata all’acquisizione di nuovo lavoro attraverso una serie di operazioni tra cui la coordinazione e la gestione degli appuntamenti, oppure le telefonate e l’invio di e-mail per contattare potenziali clienti.
Quando si ricercano nuovi clienti, spesso si procede con un’identificazione delle diverse buyer personas, ovvero veri e propri clienti-tipo che potrebbero essere interessati a un particolare lavoro. Tra questi ci sono sicuramente i futuri sposi che ricercano un fotografo per il giorno delle nozze.
Attraverso la catalogazione di possibili acquirenti il fotografo può customizzare il trattamento da proporre in funzione della tipologia di cliente.
Il lavoro richiesto da un’azienda è diverso da quello che vuole un privato, per esempio. Allo stesso modo, sono diverse le richieste, l’attrezzattura necessaria, il tempo dedicato e il compenso. Creare e proporre diversi preventivi è un altro dei compiti del fotografo, che viene sicuramente agevolato da questo lavoro preparatorio.
Identificando le diverse personas, è anche in grado di differenziare le campagne di marketing, utilizzando diversi canali e metodi di comunicazione per raggiungere ogni target.
Marketing: cosa deve saper fare il fotografo
Il secondo step della giornata tipo del fotografo è promuovere il proprio lavoro sulle piattaforme digitali. Non bisogna essere esperti di marketing, ma è necessario possedere alcune nozioni di base per poter sfruttare nel modo migliore i canali digitali a disposizione.
Il fotografo deve essere in grado di utilizzare il giusto canale per lo scopo migliore. È molto difficile presidiare tutti i canali social se si gestisce il lavoro da soli o non si è dei grandi esperti. Per questo motivo è bene scegliere quelli che risultano essere più produttivi per il proprio business e creare una strategia di marketing.
Per farsi conoscere da sempre più persone e allargare il proprio bacino di potenziali clienti, il fotografo si occupa dell’ideazione di campagne di advertising sui social network.
Questo prevede la creazione di contenuti da pubblicare sul web, differenziati in base al canale e alla tipologia.
Per esempio, su Facebook potrebbe pubblicare un post informativo, su Pinterest una galleria fotografica del dietro le quinte del suo lavoro, su YouTube un video making of, mentre sul sito personale articoli di settore.
Il mondo dell’adv non si ferma alla sola componente digitale. Il fotografo può pubblicizzare il proprio lavoro anche attraverso canali offline come gli eventi promozionali di settore o le fiere. Essere presente durante questi momenti di aggregazione professionale gli permette di farsi conoscere e conoscere altre realtà.
La preparazione prima dello scatto
Se sull’agenda sono presenti delle sessioni fotografiche, a questo punto il fotografo si dedica alla preparazione necessaria prima che arrivi il soggetto e si possa procedere allo scatto delle foto.
La prima cosa da fare è l’allestimento del set. Il fotografo deve occuparsi di acquisire tutto il materiale necessario, trovare gli accessori più adatti alla scena che si andrà a ideare.
Bisogna predisporre le luci e gli sfondi, che di solito vengono commissionati o creati con materiali alternativi.
L’impostazione dello shooting dipende dai soggetti, dallo scopo e dalla location. Uno shooting per un prodotto richiede quasi sempre spazi chiusi, mentre un servizio matrimoniale si divide tra stanze private, ristorante e luoghi all’aperto.
In tutti questi casi, per scattare belle foto , il fotografo utilizza macchine digitali professionali e applica specifiche regole di composizione fotografica. La più famosa è la regola dei due terzi, che sancisce quanto spazio dare al protagonista della foto e allo sfondo.
La fase di post produzione
Infine, dopo aver catturato e conservato gli scatti migliori, ci si dedica alla fase di post produzione. i fotografi di oggi utilizzano prevalentemente delle reflex o comunque delle fotocamere digitali.
Capita molto raramente che non si debba ritoccare una fotografia. Un aspetto a cui fare molta attenzione in questa fase è evitare la tendenza che hanno alcuni professionisti di eccedere con le modifiche. La post produzione deve essere un aiuto che va a migliorare la qualità dello scatto, ma che non deve stravolgere la foto.
Quando si dedica a questo lavoro, il fotografo deve tenere traccia del tempo impiegato per quantificare il suo lavoro nel preventivo da consegnare al cliente.
Anche questa variabile dipende dal settore in cui si lavora: un fotografo di moda dedica molto tempo alla post produzione, mentre uno sportivo no.
Ultima fase privata della giornata del fotografo, ma non per questo meno importante, è l’archiviazione. Spesso i clienti vogliono che il professionista gli mostri i suoi lavori, soprattutto per avere un’idea dello stile delle sue foto. Avere un archivio curato, ordinato e professionale è un ottimo biglietto da visita che può essere utilizzato per creare un portfolio.
Se ci si dimentica di archiviare gli scatti appena catturati, si farà fatica quando si vorrà cercare quel determinato scatto per pubblicarlo sui social network o quando il cliente richiede un’ulteriore stampa.
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Fonte Fastweb.it