“Ringrazio con tutto il cuore le
persone che in Italia mi hanno supportato in questi lunghi mesi
senza rimanere indifferenti di fronte alla sconvolgente storia
di cui sono, mio malgrado, protagonista da più di un anno:
familiari, compagne e compagni, amici con cui condividevo
progetti e altri che non vedevo da molti anni, insegnanti e
colleghi e le migliaia di persone che pur non conoscendomi sono
solidali con la mia situazione”. Comincia così la lettera con la
quale Ilaria Salis accetta la candidatura alle Europee con Avs.
La missiva, letta durante la conferenza stampa convocata alla
Camera dai leader di Alleanza Verde Sinistra, Angelo Bonelli e
Nicola Fratoianni per ufficializzare la sua partecipazione alle
elezioni, prosegue: “I sorrisi che ho trovato ad accogliermi
alle udienze mi hanno scaldato il cuore, mi hanno dato grande
forza e soprattutto la consapevolezza di non essere sola. Sono
immensamente grata per tutto quello che si sta facendo per me e
soprattutto sono fiera del fatto che un Paese come l’Italia si
sia mobilitato per ciò che mi sta accandendo”.
“Mi avete dato grande forza – prosegue – e soprattutto la
consapevolezza di non essere sola in questa storia che purtropo
è ancora ben lontana da un epilogo. Davanti a me mesi, forse
anni, ancora in questo buco nero in attesa della conclusione del
processo. L’unica certezza, in questo momento, è la richiesta
della procura: 11 anni di carcere duro”.
“Non è mia intenzione sottrarmi al procedimento in cui sono
imputata – osserva – ma difendermi nel processo nel rispetto dei
diritti fondamentali, dei principi di proporzionalità e della
presunzione d’innocenza. So di non essere un caso unico nè
eccezionale. Io ho avuto la fortuna di non essere dimenticata,
ma situazioni di ingiustizia simili sono all’ordine del giorno
in diversi Paesi d’Europa”. “Per questo – conclude – dopo notti
insonne e settimane di tormentare riflessioni, ho deciso di
accettare la candidatura alle elezioni europee. Por portare
l’attenzione che mi avete mostrato anche alle altre persone che
si trovano nella mia stessa situazione. E per trasformare questa
mia sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo per la tutela
dei diritti fondamentali2. Saluto – si conclude la lettera prima
della frima della Salis – e ringrazio ancora tutte le persone
che mi sono state e continuano a starmi vicino (anche solo con
il pensiero) e spero di potervi vedere presto”.
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Fonte Ansa.it