La pesca si ferma, misure Ue uccidono turismo e ristorazione

(ANSA) – ROMA, 08 GIU – La pesca italiana si fermerà in segno
di protesta il 12 giugno, una battaglia di tutte le economie
perché sul settore vivono e prosperano turismo e ristorazione in
prima fila. “Fermiamo le restrizioni della politica europea
prima che sia troppo tardi”, fa sapere l’Alleanza pesca
lanciando l’hashtag #salviamolapescaitaliana. “Se la politica
europea della pesca in Mediterraneo continuerà a ridurre
l’attività dei nostri pescherecci costringendo alla chiusura le
imprese – avverte l’Alleanza – ci accorgeremo di quanto fosse
importante per la ristorazione e per il turismo”.
    La cultura del mare e la vitalità delle comunità costiere
rischiano di essere un ricordo del passato, precisa l’Alleanza, “a causa di una politica dissennata che mira a chiudere la pesca
a strascico, il comparto principale che rifornisce di pesce
fresco le tavole degli italiani e dei turisti”. Difficile
pensare a una riconversione della cucina di mare italiana verso
sogliole di Dover, merluzzo atlantico o pangasio del Mekong,
denuncia l’Alleanza ed ancora più difficile sperare che i
turisti vengano in Italia per mangiare lo stesso pesce che
trovano a casa loro. “Eppure questa è una prospettiva che
Bruxelles sta rendendo sempre più probabile cercando di ridurre
la nostra pesca al punto di ucciderla”, conclude l’Alleanza,
annunciando manifestazioni per sabato a partire dalle 10.30 a
Venezia-Fondamenta Le Zattere e a Mazara del Vallo-Piazza della
Repubblica e da Nord a Sud in tantissimi porti. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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