La Russa, fossi in Meloni mi candiderei alle Europee

“Io le ho consigliato di pensarci
fino all’ultimo, l’unico elemento che può mettere in dubbio la
sua candidatura, che per il resto sarebbe naturale secondo me, è
decidere come fare la campagna elettorale”. Lo afferma il
presidente del Senato Ignazio La Russa, a Quarta Repubblica su
Rete4 parlando dell’eventuale candidatura alle Europee della
premier Giorgia Meloni.
    “Se lo fa alla vecchia maniera – è il ragionamento del
presidente del Senato – e cioè girando 100 città questo
metterebbe in discussione il suo impegno per il governo, se
invece decide di affidarsi agli elettori senza bisogno di una
particolare campagna elettorale non vedo perché non dovrebbe
candidarsi. Ma il mio consiglio è stato: vedi come va poi
decidi. Se fossi al suo posto io mi candiderei, ma rispetto
qualsiasi sua decisione qualunque essa sia”.
    La Russa ha parlato anche della riforma costituzionale sul
premierato. “FdI e il centrodestra proponendo che il capo del
governo sia eletto direttamente dai cittadini non pensano solo a
quello che succederà tra tre anni ma ai prossimi trenta,
vogliono evitare – ha sottolineato – che in futuro ci sia al
governo gente che non ha vinto le elezioni”.
    Fra i temi dell’intervista, anche le parole sulla Nato di
Donald Trump. Incoraggiare la Russia a “fare quello che diavolo
voleva” ai Paesi che non avevano pagato il dovuto all’Alleanza,
come disse il tycoon, “è una forzatura da condannare però – ha
commentato il presidente del Senato – ha un fondo di verità
perché non si può pretendere che un’organizzazione
internazionale deputata alla difesa degli stati membri sia
sostenuta da alcuni e non da tutti”.
   

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Fonte Ansa.it

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