La tecnica di comunicazione dello storytelling

Raccontare storie. È questo ciò che fa uno scrittore, indipendentemente dai supporti utilizzati, dal pubblico di destinazione e dall’argomento trattato. Anche sul web e nel digital marketing, la scrittura assume un ruolo fondamentale: permette di far conoscere alle persone brand, prodotti e servizi offerti dalle aziende, di ricevere informazioni e notizie e di prendere decisioni di acquisto consapevoli.

La scrittura asettica, fondata solo su descrizioni e dati, sta lasciando spazio allo storytelling, una tecnica di comunicazione che mira a coinvolgere il lettore facendo leva sul suo lato meno razionale cercando di suscitare emozioni.

Storytelling e marketing: un connubio perfetto

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Lo storytelling è l’arte di raccontare storie suscitando emozioni. Viene utilizzato sia dagli scrittori di testi di vario genere (romanzi, thriller, saggi, biografie e tanti altri), che dagli esperti di marketing e di comunicazione aziendale. 

La componente emotiva è estremamente importante nello storytelling poiché le emozioni diventano il veicolo per trasmettere messaggi e persuadere le persone a compiere un’azione. Le storie vengono utilizzate per informare, educare, invitare gli individui ad assumere determinati comportamenti, modi di agire e di pensare.

Attraverso lo storytelling l’azienda può raccontarsi, esplicitare i propri valori e la missione che si è posta, può mettere in luce i suoi punti di forza nel mercato di riferimento e comunicare al pubblico i servizi e i prodotti che offre. Può essere utile per creare un’identità ben specifica e trasmetterla all’ambiente esterno.

Gli obiettivi che si possono raggiungere attraverso lo storytelling sono diversi e molteplici. Possono stimolare il pubblico, creare un bisogno o fornire la soluzione ad una necessità degli utenti. Può essere usato per persuadere e vendere, differenziandosi dal mondo di comunicare dei competitor.

Nelle campagne pubblicitarie, le tecniche dello storytelling vengono applicate per aumentare la notorietà e la visibilità del brand. Nell’ambito del personal branding, viene utilizzato per promuovere le competenze e le conoscenze dei liberi professionali.

Le tecniche di storytelling non sono applicate solo alla scrittura digitale, nella comunicazione aziendale e per raggiungere obiettivi di marketing e commerciali. I politici ne fanno ampio utilizzo per conquistare nuovi sostenitori.

Lo storytelling permette di fidelizzare i clienti in maniera efficace, poiché li lega al marchio coinvolgendoli emotivamente. La narrazione del brand può essere fatta attraverso i social network, le newsletter, il blog e tanti altri canali a disposizione dei marketer.

Come fare storytelling: le regole da seguire

Storytelling e marketing

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Per fare bene storytelling non si può improvvisare. È una vera e propria arte che richiede predisposizione naturale, empatia, propensione all’ascolto, conoscenze, competenze ed esperienza. Ad occuparsene sono dei professionisti, chiamati storyteller, che sono in grado di raggiungere obiettivi di business e di marketing narrando delle storie.

Il racconto deve avere una struttura interna ed alcune caratteristiche che facilitano il coinvolgimento del lettore. Tutti i personaggi coinvolti devono avere un ruolo specifico in cui i consumatori possano ritrovarsi e comprendere.

È sempre consigliabile l’uso della prima persona singolare o plurale, che permette di annullare le distanze tra l’azienda, il personaggio pubblico, l’organizzazione o il politico con il pubblico di riferimento. Per attirare l’attenzione degli utenti, in particolar modo quelli del web, occorre non essere mai banali. 

Non servono molte parole, ma quelle utilizzate devono essere in grado di spiegare e trasferire concetti importanti. È bene evitare frasi articolate, con molte subordinate. Il ritmo non deve essere lento e, se si utilizza la voce, come nei podcast, è necessario fare attenzione al timbro, al tono, all’inflessione e alle pause.

I fatti narrati devono essere preferibilmente reali o verosimili. I racconti devono essere possibilmente vissuti in prima persona o fare parte della storia dell’organizzazione o del brand che si vuole promuovere. Ciò consentirà ai clienti o futuri tali di avere maggiore fiducia nell’azienda o nella persona che sta comunicando.

Tono e carattere della narrazione devono essere coerenti con l’immagine del brand. Prima di iniziare a creare contenuti è necessario analizzare tutti i punti di forza e di debolezza dell’azienda, conoscerne le caratteristiche distintive e capire quali mettere in luce.

Per essere coinvolgenti, c’è bisogno di un approfondito studio del target. Conoscendone gusti, abitudini, desideri e bisogni sarà più facile comprendere cosa raccontare e quali leve possono suscitare emozioni negative o positive.

Del target si possono conoscere dati socio-demografici, come l’età, il sesso, il livello di istruzione o il luogo di residenza, o abitudini, gusti, preferenze e tendenze seguite. Sono informazioni molto utili per raccontare una storia che sia il più coinvolgente possibile.

Il racconto deve essere ricco di dettagli. Più ce ne sono, più sarà facile per il lettore immedesimarsi nella storia che appare unica e inimitabile e avere un’esperienza sensoriale. Usando le regole delle 5w del giornalismo sarà semplice costruire una narrazione coerente e lineare. 

Le fonti da cui si traggono le informazioni per la narrazione devono essere affidabili, credibili e qualificate. Il narratore deve sempre avere ben chiaro qual è l’inizio e la fine della storia, il messaggio che si vuole inviare, l’obiettivo da raggiungere e la reazione che si vuole ottenere.

Per saperne di più: Digital writing: come scrivere sul web

A cura di Cultur-e Costruisci il tuo futuro con la connessione Fastweb

Fonte Fastweb.it

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