La precettazione “è un atto
politicogravissimo. Non c’è alcuna ragione oggettiva né di
urgenza che motiva questo intervento ed è un esplicito attacco
al diritto di sciopero, che non è un diritto del sindacato ma
delle singole persone che lavorano. Confermiamo che lo sciopero
ci sarà”. E “mettere in discussione questo diritto significa
mettere in discussione la democrazia”.
Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini,
ospite di “Il cavallo e la torre” su Rai3. “E’ la prima volta
nella storia del nostro Paese che un governo pensa sia possibile
precettare il diritto di sciopero, tra l’altro sulla legge di
Bilancio”.
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