La Bce è “chiaramente” più fiduciosa
sul raggiungimento del target d’inflazione al 2%, e
semplicemente “sta prendendo tempo” in attesa che i dati
economici confermino che i prezzi stanno andando “in maniera
sostenibile” verso quell’obiettivo”.
Lo ha detto in un’intervista alla Cnbc il capo economista
della Banca centrale europea Philip Lane, spiegando che “occorrerà vedere riunione dopo riunione” a quale ritmo ridurre
i tassi in risposta a una domanda sull’ipotesi di due tagli
prima di agosto e altri due entro fine anno, evocata dal
governatore greco Yannis Stournaras. Lane si è soffermato sul
differenziale di crescita fra l’area euro e gli Usa e
sull’andamento dei salari, uno dei fattori di pressioni
inflazionistiche sotto osservazione da parte della Bce. “I
salari non sono la fonte dei problemi inflazionistici, quello di
cui abbiamo bisogno è che i lavoratori recuperino potere
d’acquisto e che le imprese (frenando i prezzi, ndr) assorbano
una parte di questo onere sul fronte dei profitti”.
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