“Dovrebbe essere chiaro che
l’incertezza elevata e le pressioni sui prezzi ancora alte”,
evidenti anche nella crescita dei salari, “significano che
dovremo mantenere una posizione restrittiva” di politica
monetaria, seguendo un approccio “basato sui dati” che va
verificato “di riunione in riunione” per “determinare il livello
appropriato e la durata” della stretta: lo ha detto il capo
economista della Bce, Philip Lane, parlando ad un evento a
Dublino.
Lane ha spiegato che altri tagli dei tassi saranno possibili
se ci saranno progressi verso il target del 2%. Ma il percorso
non è certo e la Bce “analizzerà attentamente ed interpreterà” i
dati ad ogni riunione, per essere sicura che il processo di
disinflazione proceda costante. Finora c’è stato un calo dei
prezzi “più rapido del previsto”, ma alcuni dati invitano a non
abbassare la guardia. La crescita dei salari è infatti “ancora
elevata”, principalmente perché è ancora in corso “il processo
di adeguamento alla passata ondata inflattiva”. L’aumento
salariale dovrebbe decelerare nel 2025, ma i tassi devono
rimanere elevati “quanto necessario” nel frattempo, ha aggiunto.
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Fonte Ansa.it