Secondo i risultati della ricerca, le tempeste solari potrebbero influenzare la rete elettrica che fa funzionare il sistema dei segnali ferroviari, invertendo segnali di “stop” e “via”, causando, ad esempio, l’illuminazione del rosso anziché del verde nei semafori o viceversa. Sebbene non ci si trovi ancora nel picco solare, previsto tra gennaio e ottobre 2024 secondo i dati del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), il potenziale impatto di questa attività massima del Sole è stato evidenziato.
La ricerca mette anche in guardia riguardo alla vulnerabilità dei sistemi di comunicazione a lunga distanza a causa delle Gics (Geomegnetically Induced Currents) generate durante le tempeste solari. Questo potrebbe influenzare i satelliti in orbita, cruciali per sistemi di geolocalizzazione e reti di telecomunicazione.
Gli esperimenti condotti dai ricercatori hanno coinvolto due tratte ferroviarie specifiche: una di circa 30 km tra Preston e Lancaster, e un’altra più lunga di 70 km che collega Edimburgo e Glasgow. Sebbene tali eventi possano verificarsi con frequenza molto bassa, stimata intorno a una volta ogni 10-20 anni, è importante considerare il precedente di interferenze solari nelle infrastrutture terrestri. Nel 2003, ad esempio, un’intensa tempesta geomagnetica ha causato interruzioni nella rete elettrica di Malmö, in Svezia, mentre nel 1859 un evento simile ha messo in crisi il sistema telegrafico globale.
Il team di ricerca enfatizza l’importanza di non sottovalutare i minimi rischi che l’attività solare può comportare per la vita sulla Terra. Suggerisce l’utilizzo delle previsioni meteorologiche spaziali per valutare la necessità di limitare le attività ferroviarie durante eventi magnetici estremi, analogamente a quanto si fa in caso di condizioni meteorologiche avverse.
Fonte Focus.it