Per ottenere l’autonomia con l’energia solare domestica, oggi bisogna essere in grado di generare energia ed immagazzinarla. Per farlo, di solito si utilizzano sistemi di batterie al litio – Powerwall 2 di Tesla è un esempio. Ma l’azienda australiana Lavo ha realizzato una costruzione da allestire su un lato delle case per immagazzinare l’energia in eccesso sotto forma di idrogeno.
Il sistema Lavo Green Energy Storage misura 160 x 124 x 40 cm e pesa 324 kg, caratteristica che lo rende molto difficile da rubare. Si collega al proprio inverter solare (necessariamente ibrido) e alla rete idrica (tramite un depuratore), perché usa l’energia in eccesso per elettrolizzare l’acqua, liberando ossigeno e immagazzinando l’idrogeno in un idruro di metallo brevettato che funge da “spugna” ad una pressione di 30 bar.
Immagazzina circa 40 kilowattora di energia, tre volte di più dell’attuale Powerwall 2 di Tesla, abbastanza per gestire una casa media per due giorni. E quando questa energia è necessaria, il sistema utilizza una cella a combustibile per fornire energia, aggiungendo una piccola batteria tampone al litio da 5 kWh per una risposta istantanea. Include una connettività Wi-Fi e un’app per smartphone per il monitoraggio e il controllo. Le aziende con maggiori esigenze di alimentazione, inoltre, possono eseguirne diverse in parallelo per formare una “centrale elettrica virtuale intelligente”.
Per 34.750 dollari australiani (circa 26.000 Euro), costa più di quello che pagheremmo per tre Powerwall in Australia. Il prezzo, tuttavia, è destinato a scendere a 29.450 (circa 21.000 Euro) nell’ultimo trimestre del 2022, quando, secondo Lavo, il sistema sarà disponibile a livello internazionale.
Fonte Fastweb.it