Mai come in questo periodo si è sentito parlare di Metaverso. Salito alla ribalta nel dicembre 2021 con l’annuncio di Facebook che ha deciso di rinominare “Meta” la holding del Gruppo, non è una tecnologia inventata da Mark Zuckerberg. Metaverso è il futuro di Internet: un insieme di spazi virtuali condivisi attraversati da avatar, dove incontrarsi e divertirsi, lavorare e organizzare eventi.
Il metaverso non è un ambiente chiuso, si pone come piattaforma social basata su un mondo digitale interconnesso, immersivo e permanente, presupposto del Web 3.0. Per l’industria degli eventi, ciò equivale a un modo completamente nuovo di “fare le cose” tanto che le conferenze non hanno più bisogno di essere in presenza per avere successo.
Location virtuali dove i partecipanti si incontrano sotto forma di avatar, fiere dove si comprano oggetti virtuali, scenografie immersive per gli eventi più esclusivi: gli eventi nel metaverso saranno presto realtà? Certo è che oggi, tutti vogliono “fare esperienza diretta”, anche digitalmente: i tempi sono maturi per un salto ulteriore nella terra degli avatar.
Un nuovo mondo digitale che unisce realtà virtuale e realtà aumentata
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Il termine metaverso deriva dalla fusione della preposizione greca meta- (che significa “oltre” o “dopo”) e del suffisso –verso (che indica microcosmi reali o immaginari): una realtà virtuale in cui l’utente si immerge completamente.
L’origine è da ricercarsi nel romanzo di fantascienza cyberpunk “Snow Crash” di Neal Stephenson, pubblicato nel 1992, il quale racconta di un mondo 3D totalmente virtuale in cui le persone vivono e interagiscono attraverso avatar.
Secondo le aspettative, il metaverso che potremo sperimentare a breve non sarà del tutto distaccato dalla realtà, ma permetterà di spostarsi su più livelli, facendo interagire il virtuale con il reale. La community di un metaverso può muoversi in una vasta mappa di ambienti e con diverse opzioni, con una propria rete di rapporti sociali e una propria economia, legata allo scambio di token.
La realtà aumentata permette di sovrapporre, sul monitor di uno smartphone, come su occhiali appositi, immagini digitali a quelle reali; la realtà virtuale consente di vivere esperienze immersive a 360° grazie all’utilizzo di particolari visori. Il metaverso si presenta come il passo successivo di questa rivoluzione digitale e permetterà di compiere tutte le azioni che svolgiamo nella realtà in un mondo digitale.
Il metaverso per l’organizzazione di eventi
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La digitalizzazione degli eventi, accelerata dalla pandemia, consente al metaverso di dare vita ad esperienze virtuali memorabili. Organizzare un evento nel metaverso significa poter usufruire di uno spazio illimitato per dar forma alle proprie idee e permettere anche a persone che si trovano dall’altro lato del mondo di vivere questa realtà immersiva, visitando una fiera di settore o partecipando a un meeting aziendale grazie al proprio avatar.
L’opportunità di definire un pubblico più inclusivo deriva dalla possibilità di creare un clone virtuale dell’evento a cui chiunque può accedere non attraverso il monitor del computer, bensì tramite visori o occhiali, simili agli Oculus e ai visori VR.
Nel metaverso, i visitatori potrebbero spostarsi fra gli stand della fiera, provare i prodotti proposti dai brand e acquistare oggetti virtuali, così come ascoltare conferenze e interagire con gli altri avatar presenti. Il metaverso ha tutte le carte in regola per “aumentare” un’esperienza come quella del matrimonio consentendo ad invitati a miglia di distanza di partecipare in una location da sogno, con avatar dello stesso spessore.
Il metaverso nei meeting aziendali
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Alcune piattaforme si stanno muovendo per abilitare esperienze di metaverso in contesti aziendali. L’idea è consentire la partecipazione a incontri e riunioni collegandosi direttamente da casa, comparendo in sale virtuali per mezzo di avatar.
Organizzare un meeting con il metaverso potrà dunque concretizzarsi in una location virtuale curata che ospita gli avatar dei partecipanti in una stanza in cui muoversi e interagire come nell’ambiente reale. Un esempio è la piattaforma Microsoft Mesh per Teams.
Con un mercato in continua crescita e grandi aziende che già guardano alle possibilità economiche offerte dal metaverso, possiamo presumere che esisteranno fornitori di location virtuali che potranno essere affittate per i propri eventi nel metaverso. Arredi, illuminazioni, scenografie, stand: tutto sarà virtuale e immersivo, e dovrà riuscire a coinvolgere ed emozionare gli utenti proprio come avviene nel mondo reale.
Quando il metaverso incontra la Blockchain
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Metaverso e Blockchain costituiscono un connubio tecnologico capace di creare esperienze estremamente coinvolgenti, non soltanto sul piano del puro e semplice entertainment, ma soprattutto nel generare nuove occasioni di business.
Dopo l’annuncio di Meta, MANA, token di Decentraland e SAND, token di The Sandbox, due tra i principali blockchain metaverse, hanno più che raddoppiato la loro quotazione nel giro di poche ore, pur versando ancora in una fase evolutiva primordiale.
Il blockchain metaverseappartiene a quella tipologia di metaverso che non unisce mondo reale e virtuale, ma ne crea uno del tutto alternativo, dotato di regole e ambienti 3D proprietari, dove si possono immaginare modi con cui monetizzare l’esperienza, seguendo dinamiche similari a quelle del mondo reale, pur restando in un contesto di fantasia e creando un’esperienza digitale nuova ed evasiva.
Ciò che consente di monetizzare sono gli NFT, acronimo delle parole inglesi “Non-Fungible Token” ossia token non fungibili che rendono univoca e autentica una risorsa digitale, ne determinano un valore di mercato e ne consentono una transazione tramite criptovalute.
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Fonte Fastweb.it