(ANSA) – ROMA, 05 NOV – “Il salario minimo non è la soluzione
né per ridurre la povertà, né per dare più soldi in busta paga
ai lavoratori. Il rischio, anzi, è di produrre l’effetto
contrario, con molte aziende che potrebbero preferire
abbandonare la contrattazione collettiva o aziendale in favore
del salario minimo perché per loro più vantaggioso. Un esempio
potrebbe essere il settore metalmeccanico. Un operaio oggi viene
pagato 11 euro lordi l’ora, con il salario minimo ne prenderebbe
9. Non è quindi questa la strada per tutelare i lavoratori, né
per superare la piaga del lavoro nero e dei contratti-pirata,
che offrono al dipendente poco più di una mancia. La strada è
estendere la contrattazione collettiva e aziendale, ma
soprattutto puntare sul cuneo fiscale abbassando la differenza
tra salario lordo e netto. Meno tasse sul lavoro è l’unica
soluzione per dare più soldi in busta paga agli italiani”. Lo ha
detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria
Bernini, in diretta a Mattino cinque. (ANSA).
Fonte Ansa.it