Google Analytics è uno dei servizi di analisi dei dati più apprezzati e utilizzati di tutto il mondo. Il software permette di monitorare tantissime informazioni e fornisce statistiche dettagliate sui visitatori di uno o più siti web, sulla loro provenienza, attività e così via.
Esistono moltissimi altri tool sul mercato: alternative a Google Analytics, che spesso si focalizzano su alcuni aspetti tralasciati dal colosso di Mountain View.
ubSpot basa il proprio conteggio delle visite su elementi diversi rispetto a Google e può aiutare ad ottenere numeri più in linea con le proprie esigenze. Allo stesso modo Mixpanel estende il suo raggio di analisi fino ai 14 mesi precedenti.
Woopra è uno strumento di web analytics altamente intuitivo, che permette di osservare in tempo reale una “mappa” degli accessi. Clicky può vantare una versione gratuita e permette al titolare di inserire dati utili al suo interno.
Infine, c’è Chartbeat: un software di analisi dei dati che si fonda su presupposti differenti da quelli di molti competitor. Questo programma rinuncia alla quantificazione delle visite e si sofferma sulla qualifica del comportamento dei visitatori.
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1. Alternative a Google Analytics: HubSpot
Hubspot
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HubSpot Marketing Analytics è un software che si occupa di marketing automation in maniera piuttosto ampia e che permette di sviluppare molteplici strategie. Da una parte, permette di automatizzare diverse attività: l’invio di email, la pubblicazione di contenuti sui social, persino il calcolo del ROI (Ritorno sull’Investimento) relativo a una singola operazione.
Dall’altra spicca HubSpot che presenta strumenti analisi dei dati online piuttosto approfonditi, che però presentano differenze sostanziali rispetto a Google Analytics. Ad esempio, il conteggio delle visite si basa su accessi da referral domain e dunque può portare a risultati molto lontani rispetto a quelli cui si potrebbe essere abituati.
HubSpot si distingue anche per i suoi strumenti di lead tracking e lead nurturing che permettono di tenere traccia dell’attività di ogni specifico prospect. Anche senza dover impostare degli obiettivi, come nel caso di Google Analytics.
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2. Alternative a Google Analytics: Mixpanel
Piattaforma di analisi web
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Mixpanel è un tool di web analytics che tiene sotto controllo le varie modalità di interazione tra un utente e un prodotto. Controlla in tempo reale le tendenze e, in questo modo, riesce a fornire indicazioni sul comportamento dei visitatori.
Il modello di Mixpanel si basa su tre concetti: quello di utente, quello di evento e quello di proprietà. Gli eventi sono azioni significative eseguite dall’utente all’interno di un sito o un’app. Le proprietà sono dettagli relativi a un evento e all’utente che lo ha eseguito.
Rispetto ai classici programmi per l’analisi dei dati, non si limita a monitorare misure di engagement predefinite. Inoltre permette di raccogliere tutte le informazioni accumulate su un utente all’interno di profili specifici.
Un altro elemento distintivo di Mixpanel rispetto a Google Analytics è la capacità di analizzare informazioni lontane nel tempo. Il software infatti riesce a richiamare dati dei 14 mesi precedenti.
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3. Alternative a Google Analytics: Woopra
Piattaforma di analisi web
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Woopra è un tool di web analytics che si occupa soprattutto di studio e tracciamento delle visite su siti web. Uno dei suoi elementi distintivi è il monitoraggio dal vivo, integrato con una particolare Live Geographical View.
Con questa mappa è possibile osservare ogni visita registrata dal software. Dopodiché è possibile accedere ad un’analisi dei dati più dettagliata: il browser e il sistema operativo utilizzati dall’utente, il suo indirizzo ip, le pagine visualizzate.
Inoltre con Woopra è possibile assegnare delle tag specifiche ai visitatori considerati più interessanti, in modo tale da tenerli sotto controllo ancora più facilmente. Infine Woopra è disponibile per tutti i principali sistemi operativi ed è disponibile come plugin per CMS WordPress.
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4. Alternative a Google Analytics: Clicky
Piattaforma di analisi web
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Anche Clicky rientra tra i programmi di analisi dei dati che permettono di ottenere tutta una serie di statistiche in tempo reale. I suoi principali elementi distintivi sono la facilità d’uso e la possibilità di usufruire di una versione gratuita.
Clicky inserisce un codice di monitoraggio all’interno delle pagine e in questo modo inizia a contare e analizzare le visite. Questo tool di web analytics fornisce numerosi dati in tempo reale, come ad esempio le visualizzazioni e i download eseguiti dagli utenti. Inoltre il titolare del software può anche inserire propri dati grazie a una API interna.
La versione gratuita di Clicky permette di monitorare soltanto un sito alla volta, con un limite massimo di 3.000 pagine giornaliere e con alcune limitazioni nelle funzionalità. La versione Pro Platinum permette di monitorare fino a 30 siti web, ma un utente con necessità superiori può sempre optare per un abbonamento customizzato.
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5. Alternative a Google Analytics: Chartbeat
Piattaforma di analisi web
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Chartbeat è uno strumento di web analytics lanciato nel 2009 e menzionato da importanti siti di informazione generalista: da Time a Chicago Tribune e New York Times.
Chartbeat si distingue da tool di analisi dei dati di Google e da tanti altri competitors soprattutto perché monitora i dati di passaggio. Di solito questo genere di programmi si focalizza sullo studio delle abitudini di un utente: per farlo analizza i contenuti maggiormente utilizzati all’interno di una pagina, un sito, un’app.
Chartbeat non si sofferma sulla quantificazione delle visite generiche, ma sul qualificare come si comporta un utente: un aspetto che lo ha reso particolarmente appetibile soprattutto per le aziende interessate a utilizzare i dati a fini di marketing o comunicazione.
Questo presupposto aiuta a capire come mai le diverse tariffe di Chartbeat non si soffermino sul numero di pagine o siti da monitorare, quanto piuttosto sul numero di utenti per sito da seguire. Si va da un minimo di 1.000 utenti contemporanei per massimo cinque siti installabili, a un massimo di 15.000 utenti contemporanei per massimo 60 siti installabili.
Per saperne di più: L’importanza degli Analytics nel Digital Marketing
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Fonte Fastweb.it