Sono 30 le versioni principali di Windows che sono comparse sul mercato – e sui computer – negli ultimi 35 anni. Il sistema operativo di Microsoft ha incassato parecchi successi – e qualche passo falso – durante una lunga carriera di quasi quattro decadi, in termini di innovazione, stabilità e funzionalità, soprattutto per il periodo di lancio. Ecco le 10 migliori versioni, secondo queste e altre importanti caratteristiche.
10 – Windows 3.0
Nel 1990 è stata la prima versione, dopo le varie 286, 386, etc. a poter contare su un’interfaccia grafica accattivante e icone 3D, con l’innovativo effetto ombra, realizzato dalla graphic designer Susan Kare. Windows 3.0 funzionava su un’ampia gamma di macchine, dai computer 8088 fino alle CPU 386. Inoltre, a partire da quella versione, gli utenti hanno potuto iniziare a giocare con il famoso Solitario.
9 – Windows 8
È stato il punto di rottura tra la vecchia scuola e l’innovazione e, anche se tra pareri contrastanti, nel 2012 Windows 8 è riuscita a fare la differenza, così come pochi anni prima l’aveva fatta Windows 95. Sebbene sia stato il primo sistema operativo versatile, tanto da potersi permettere di gestire computer desktop e tablet allo stesso tempo, molti utenti non gli hanno mai perdonato il cambiamento radicale del menu Start.
8 – Windows NT 4.0
Stabile, con le patch raccomandate, e con un’interfaccia innovativa e facile da utilizzare di Windows 95. Così si presentava Windows NT 4.0 agli utenti che iniziarono a usarlo nel 1996 e che, per molti anni a seguire, hanno scelto di tenerlo come sistema operativo di elezione, senza farsi abbagliare dalla modernità di quanto arrivato negli anni a seguire.
7 – Windows 98 SE
Ha preso il meglio di Windows 95 e ha aggiunto un’interfaccia migliorata, una maggiore flessibilità e la capacità di mettersi al primo posto tra i sistemi operativi dedicati ai videogames da computer. Windows 98, infatti, era in grado di supportare potenzialmente tutto, dai giochi per DOS a quelli basati su DirectX. Con la Second Edition, datata 1999, arrivarono anche molti miglioramenti (come quelli per il supporto USB) che fecero desistere lo zoccolo duro degli utenti dal passare al sistema operativo successivo fino all’arrivo di Windows XP. Di certo non aveva la stabilità dalla sua parte ma anche i migliori hanno qualche pecca.
6 – Windows for Workgroups 3.11
È stata praticamente la versione evoluta di Windows 3.11, con le introduzioni di alcune interessanti caratteristiche come il supporto ai font TrueType, ai file multimediali e, non meno importante, Campo minato (ribattezzato successivamente Campo fiorito, con fiori rossi al posto delle più bellicose bombe). E con Windows for Workgroups 3.11, nel lontano 1993, è stata anche la volta del supporto nativo per il networking.
5 – Windows 10
Windows 10 e la privacy, un rapporto di amore e odio. Tra la pubblicità nativa, l’uso poco chiaro della telemetria e gli aggiornamenti forzati, non è stato tra i sistemi operativi più apprezzati, almeno in prima battuta. Eppure, con il passare del tempo, le modifiche in corsa di Microsoft sono riuscite a ritirare su la reputazione del sistema operativo lanciato nel 2015. Ora, a poco più di cinque anni di distanza, Windows 10 ha recuperato i punti persi in passato attestandosi come un sistema operativo stabile, funzionale e particolarmente diffuso tra gli utenti. Che, nonostante il tempo, continuano a tenerlo sulle proprie macchine.
4 – Windows XP SP2
Passare dal grigio al blu non è stato, almeno all’inizio, un grande successo. Per fortuna, però, gli utenti sono riusciti a guardare oltre e a vedere le vere potenzialità di Windows XP: una stabilità che con Windows 98 e Me non si era ancora mai vista in casa Microsoft. E, dopo l’arrivo del Service Pack 2, sono stati tanti gli utenti che dal 2004 hanno continuato a scegliere per anni questo sistema operativo.
3 – Windows 95
Windows 95 è stata la vera chiave di volta di Microsoft, non il sistema operativo di default dei computer ma quello cercato e voluto davvero dagli utenti. Graficamente bello e praticamente facile da utilizzare, è stato il primo a superare per usabilità la controparte di casa Apple, fino a quel momento ritenuto il miglior esempio del settore. Il menu Start comodo e visivamente accattivante, la taskbar funzionale e l’introduzione di molte funzionalità come File Explorer, le scorciatoie da tastiera, il cestino, il desktop dallo stile moderno e i collegamenti alle app: tutti elementi che ora diamo per scontato ma che fino al 1995 erano solamente un’idea, sono stati messi a disposizione degli utenti in un’unica soluzione, diventando uno standard per il futuro.
2 – Windows 2000
È stata la versione “professional” di Windows Me, arrivata nel 2000, senza tutta la presentazione della sua controparte. Eppure aveva dalla sua parte una stabilità notevole e la capacità di adattarsi perfettamente anche per l’uso domestico. Windows 2000 è stato uno dei sistemi operativi più sottovalutati, nonostante le caratteristiche di punta che, ai tempi, ne facevano un’eccellenza rispetto alle versione precedenti per ogni tipo di utilizzo.
1 – Windows 7
È arrivato nel 2009, dopo Windows Vista, per usare un eufemismo non tra le versioni più apprezzate tra quelle realizzate da Redmond a causa di qualche problema di troppo con la sicurezza – tra le perplessità degli utenti che lo vedevano più un tentativo di avvicinarsi visivamente a OS X di Cupertino che un vero e proprio passo in avanti, Windows 7 si è invece dimostrato un validissimo esempio di sistema operativo grazie al mix di elementi ereditati dal passato e presi dal futuro. La ricerca nel menu Start, la possibilità di aggiungere una icona nella taskbar, arrivano direttamente da Vista; mancano invece alcuni elementi, comparsi poi su Windows 10, di cui non si sentiva assolutamente la necessità: la pubblicità, la necessità di un account sul cloud o i software-as-a-service (quei software a sottoscrizione temporale). Sono questi alcuni degli elementi che ne hanno fatto nel tempo (soprattutto con l’uscita delle sue versioni successive) il migliore esempio di sistema operativo targato Microsoft. Almeno fino a gennaio 2020, quando è terminato definitivamente il supporto al sistema operativo, spingendo molti – volenti o nolenti – a effettuare lo switch a Windows 10.
Fonte Fastweb.it