(ANSA) – ROMA, 23 APR – “Sono tornato perché in Italia c’è un
clima di ricostruzione, simile a quello che i miei nonni mi
raccontavano nel secondo dopoguerra. E questo è un periodo in
cui bisogna esserci, è il momento in cui il Paese comincerà a
ripartire. Poi mi ha convinto l’arrivo di Draghi, una persona
che ha deciso di lavorare per il suo Paese. Il terzo motivo per
cui ho deciso di tornare è che il Pd stava implodendo.
Rischiavamo uno squilibrio nel governo e ho pensato di poter
essere utile al Paese”. Lo dice, in un’intervista a El Pais, il
segretario del Pd Enrico Letta.
“La nostra democrazia è malata. Non è possibile che in dieci
anni abbiamo avuto sette governi e sei primi ministri. E in più,
solo in questa legislatura ci sono stati più di duecento casi di
transfughi in Parlamento”, spiega Letta che sul Pd sottolinea: “bisogna ricostruirlo sulla base di valori, programmi e
comportamenti all’interno basati sul rispetto. E ho cominciato
dalla questione di genere. Servono due anni per ricostruire il
partito e posizionarlo. Partiamo dal disastro del 2018”.
Sul governo, e in particolare sull’atteggiamento della Lega,
Letta sottolinea: “Salvini basa tutto sui sondaggi da quando è
entrato nel governo e ha cominciato a bombardarlo. Non credo che
la strategia funzioni. Però deve scegliere se stare al governo o
all’opposizione”. (ANSA).
Fonte Ansa.it