È il Wall Street Journal ad anticipare una delle novità che Google svelerà il 10 maggio, durante la conferenza per sviluppatori Google I/O 2023. Secondo la testata statunitense, Big G ha in mente di lanciare una prima versione del suo motore di ricerca di nuova generazione, potenziato dall’intelligenza artificiale di Bard, già nelle prossime settimane, con l’obiettivo di estendere l’iniziativa a tutti gli utenti Usa entro la fine dell’anno. La ricerca tradizionale verrà, stando al Journal, completamente ridisegnata, per dare spazio a maggiori contenuti provenienti dai social network, foto e video. Al posto dei risultati di ricerca divisi per pagine, l’IA di Bard renderà la navigazione più personale e coerente con le abitudini di un singolo utente, creando di fatto una pagina Google diversa per ogni navigatore.
Qualcosa di simile ai raggruppamenti mostrati in Google Discover, a cui chi usa uno smartphone Android può accedere con uno scrolling verso sinistra delle finestre principali, ma con dentro i link offerti a seguito di una ricerca con termini o domande al chatbot di Bard. Il progetto di restyling arriva in un momento in cui Google deve affrontare la crescente concorrenza di rivali come Bing, che grazie all’integrazione di ChatGpt ha beneficiato di un boom concreto nel tasso di adozione. Ma la compagnia deve guardarsi anche da TikTok. L’app dei video brevi è molto popolare tra i giovani, che la usano per cercare ristoranti e altre attività nei dintorni. Mercoledì 10 maggio, oltre a svelare parte dell’aggiornamento della ricerca con l’IA, Google potrebbe anche presentare un adattamento di Bard specifico per gli smartphone.
Secondo il sito 9to5Google, il chatbot di Big G si paleserà su telefonini Pixel, sviluppati proprio da Google, sotto forma di widget da premere per fare domande veloci e ottenere indicazioni direttamente dalla homepage del telefono. Al momento, non si sa se Bard sarà integrato nell’app di ricerca di Google o arriverà come software separato ma è evidente che il tema è caldo anche a fronte delle indiscrezioni che arrivano dalla Cina, dove Baidu, la “Google cinese”, sarebbe già sul punto di rendere disponibile il suo motore di ricerca basato su IA.
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Fonte Ansa.it