(ANSA) – ROMA, 05 MAR – Cresce la rabbia popolare in Libano
a causa del degrado economico e del carovita: per il quarto
giorno consecutivo manifestanti sono scesi in strada bloccando
le vie di comunicazione in quasi tutte le città e regioni del
paese con cassonetti di immondizia e copertoni dati alle fiamme.
In queste ore si registrano inoltre diversi episodi di tensioni
nei pressi di supermercati e centri di distribuzione alimentare
nelle regioni più povere e periferiche del paese.
In un filmato, pubblicato sui social network, una lite
violenta è scoppiata in un noto supermercato di Beirut dopo che
un cliente voleva acquistare una quantità ingente di latte in
polvere, merce inclusa nella lista di prodotti con prezzi
calmierati dallo Stato.
Altri filmati, diffusi in Rete nelle ultime ore, mostrano
scene di tensione tra persone accalcate fuori da un centro di
distribuzione di prodotti alimentari con prezzi calmierati nella
cittadina di Qadisha, sul Monte Libano.
Analoghe immagini che ritraggono calca di persone attorno a
sacchi di riso, farina e latte in polvere di fronte a scaffali
di negozi alimentari giungono nella parte centrale della valle
della Bekaa.
La lira libanese ha registrato nei giorni scorsi un’ulteriore
svalutazione rispetto al dollaro statunitense. Nel corso di un
anno e mezzo, la lira locale ha perso circa l’85% del suo
valore. Il Libano ha dichiarato fallimento e il paese non ha un
governo nel pieno dei suoi poteri da oltre sei mesi. (ANSA).
Fonte Ansa.it