(ANSA) – ROMA, 09 MAR – “La popolazione libanese sta vivendo
una crisi di proporzioni storiche, è un Paese quasi in
ginocchio. L’asticella dei costi sociali sale sempre di più e le
condizioni economiche del Paese sono disastrose. Nonostante ciò,
questa situazione non incide in maniera importante sulla
missione di pace Unifil. La nostra è un’operazione di
interposizione tra Israele e il Libano e quindi questa crisi al
momento non impatta se non nella misura in cui la missione di
Unifil entra nella dimensione umana dei libanesi, i quali ci
accolgono con favore”. Così il generale Roberto Vergori,
comandante del settore Ovest della missione Onu in Libano,
denominata Unifil. In merito alla situazione di stallo politico
nel Paese, Vergori ha aggiunto: “Ci auguriamo si passi presto a
una fumata bianca per l’elezione del presidente della Repubblica
in Libano”. Parlando in generale di Unifil, Vergori ha spiegato
che “non è al momento possibile stabilire una durata per la
missione, che non è condizionata dal tempo. In questa fase c’è
un muro in costruzione da parte di Israele, già lungo una linea
di 17 chilometri, che man mano sostituisce la rete metallica. Le
condizioni per il riconoscimento dei confini tra Libano e
Israele ci sono – aggiunge Vergori – ma è la volontà politica
che incide”. Inoltre “ci sono ancora violazioni terrestri e
marittime sulla ‘blue line’, fatti banali che però possono
sempre rischiare di creare escalation tra i due Paesi. È per
questo che l’interposizione di Unifil è ancora fondamentale”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it