(ANSA) – TRIPOLI, 11 ARP – In Libia due milioni di persone, inclusi 600 mila bambini, a Tripoli e dintorni non hanno acqua, perché la fornitura è stata tagliata da giorni da chi usa l’acqua come “arma da guerra”: è quanto denuncia l’Onu, per bocca del coordinatore degli aiuti alla Libia, Yacoub de Hillo, spiegando che questa situazione drammatica, in un paese devastato dalla guerra e dove si affaccia anche il coronavirus, dura da ormai una settimana. “L’accesso ad elettricità e acqua ora come mai prima è un salvavita”, ha detto de Hillo.
La fornitura idrica a Tripoli e dintorni è stata interrotta dagli uomini della milizia di Shwerif, a 350 a sud-est della capitale libica: una milizia fedele a Khalifa Haftar, che da oltre un anno è in guerra con il governo, riconosciuto dalla comunità internazionale, di Al Sarraj a Tripoli.
Fonte Ansa.it