(ANSA) – ROMA, 07 MAR – Potenziare i laboratori esistenti e
le strutture specializzate nel sequenziare il genoma dei virus,
coordinare a livello internazionale azioni come deforestazione e
allevamento di animali, trasparenza nella condivisione dei dati
e nella comunicazione: sono queste alcune delle principali
azioni indicate dalla Commissione Covid-19 dell’Accademia dei
Lincei, in un documento rivolto ai responsabili politici, alle
istituzioni sanitarie, ai centri di ricerca, agli scienziati (in
particolare le accademie delle scienze e le accademie di
medicina), alla stampa e al pubblico in generale.
“Quando la pandemia sarà finita, la tentazione è quella di
tornare alla vita normale. Tuttavia, questo è il momento in cui
la fiducia e la cooperazione reciproca devono essere rafforzate,
compresa la comprensione di come incorporare le prove
scientifiche nelle politiche”, si legge nel documento, che
intende suggerire azioni per rafforzare la preparazione alla
pandemia a livello internazionale e nazionale, evidenziando “le
aree trascurate o deboli nei piani attualmente esistenti”.
Il documento indica che “sono necessari un coordinamento
internazionale delle azioni contro la deforestazione,
l’espansione dell’allevamento di animali (in particolare
ruminanti), la limitazione della raccolta di animali selvatici,
l’igiene dei mercati alimentari e cambiamenti dietetici
orientati alla salute planetaria. Sono necessarie ricerche sulle
catene causali che influenzano le ricadute di patogeni zoonotici
sull’uomo”. Si rileva inoltre la necessità di “sforzi
internazionali coordinati per la transizione della sorveglianza
per Covid-19, dalla raccolta completa di dati sui casi per
sostenere la sorveglianza integrata delle malattie respiratorie
acute, comprese strategie armonizzate per test mirati per
l’influenza e SAarsCoV2 e il campionamento dell’RNA virale per
il monitoraggio genomico in tempo reale dei sottotipi e delle
varianti virali”. Strutture per il monitoraggio biologico e il
sequenziamento del genoma di virus e batteri dovrebbero inoltre
essere “equamente distribuite in tutto il mondo”. (ANSA).
Fonte Ansa.it