L’intelligenza artificiale sconfigge un Top Gun

Il timore che in un futuro non troppo lontano i sistemi di intelligenza artificiale (IA) possano prendere il sopravvento sull’uomo è stato più volte al centro di dibattiti e confronti tra personalità del panorama sia scientifico sia sociopolitico: da Elon Musk a Stephen Hawking, da Jack Ma (il fondatore di Alibaba è un entusiasta dell’IA: per lui è elettronica avanzata, non una minaccia) a Vladimir Putin (per il quale chi avrà la leadership nelle tecnologie di IA, avrà la leadership del mondo intero).

 

Top gun elettronico. Curiosamente, gli ultimi risultati raggiunti dalla DARPA, agenzia del governo americano che si occupa di progetti speciali in ambito militare, sembrano confermare un po’ tutte queste posizioni, per quanto lontane tra loro possano sembrare. In un test di cui l’agenzia americana dà notizia a fine agosto, uno dei migliori istruttori dell’aviazione militare degli Stati Uniti è stato sconfitto in un combattimento aereo simulato da un F16 pilotato dall’intelligenza artificiale. La vittoria dell’IA è stata schiacciante: Banger, questo il nome di volo del pilota istruttore, è stato abbattuto 5 volte, senza mai riuscire a colpire l’avversario.

 

Secondo Jim Mock (DARPA), l’IA avrebbe dimostrato un’abilità sovrumana ai comandi dell’F16, compiendo manovre impossibili per un pilota in carne ed ossa. Il super pilota elettronico vincitore della speciale competizione per piloti da caccia digitali indetta dalla stessa DARPA è stato realizzato da Heron Systems.

 

Vantaggio elettronico. Secondo Ben Bell, programmatore di Heron ed esperto in machine learning e intelligenza artificiale, l’IA avrebbe tratto vantaggio sull’umano per aver combattuto in un ambiente simulato. Di diverso parere sono altri ricercatori, secondo i quali il confronto simulato metterebbe invece IA e uomo sullo stesso piano, perché offre anche al pilota umano la possibilità di compiere manovre che nella realtà lo sottoporrebbero ad accelerazioni insostenibili.

 

I primi passi di Terminator. Comunque sia, qual è la morale? Dobbiamo prepararci a un futuro nel quale mortali macchine da guerra imperverseranno nei cieli? Non per adesso (dicono), perché la sfida combattuta alla DARPA è stata in perfetto stile Prima guerra mondiale, con due soli aerei che si inseguivano nei cieli a colpi di mitragliatrice – scenario decisamente distante dalla realtà.

 

E tuttavia, nel corso di un meeting tenuto lo scorso anno al Mitchell Institute for Aerospace Studies un generale della US Air Force ipotizzava per il 2021 il primo test di combattimento nel cielo reale tra un drone pilotato dall’intelligenza artificiale e un aereo da caccia con equipaggio umano. Forse Terminator è lontano, ma il 2021 è domani.

Fonte Focus.it

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