Si è concluso da pochi minuti
l’interrogatorio di Alessandro Dell’Uomo, la guardia giurata di
40 anni arrestata questa mattina con l’accusa di avere esploso
diversi colpi di pistola contro i suoi vicini di casa a
Castelmassimo di Veroli al culmine di una lite avvenuta all’alba
per le loro auto che ostruivano il passaggio e gli impedivano di
rincasare al termine del turno di notte. Uno di quei colpi ha
ucciso il pensionato Silvio Scaccia di 75 anni mentre gli altri
hanno ferito in maniera molto grave il figlio Mariano Scaccia di
47 anni, avvocato del Foro di Frosinone specializzato nel
Civile.
Entrambi sono suoi parenti: Alessandro Dell’Uomo è nipote di
Silvio Scaccia e cugino di Mariano, essendo figlio della figlia
del fratello del deceduto. Una circostanza che nella
concitazione della prima segnalazione raccolta all’alba dai
carabinieri, aveva fatto credere che si trattasse di una lite
per ragioni di confini e di pascolo nella quale il nipote avesse
sparato al nonno ed al padre. I contorni della vicenda si sono
fatti più chiari solo nelle ore successive e con
l’interrogatorio appena terminato.
La guardia giurata, dopo avere sparato, si è allontanata ed
ha contattato il suo avvocato Tony Ceccarelli con il quale si è
consegnato ai carabinieri nella caserma di Frosinone, mettendosi
a disposizione degli inquirenti. Al sostituto procuratore di
Frosinone Vittorio Misiti ha fornito una serie di dettagli sui
quali ora sono in corso indagini: “Si tratta di dettagli che
però sono in grado di fare la differenza, non posso essere più
preciso essendoci doverosi accertamenti in corso” ha detto
l’avvocato Ceccarelli. Tra gli Scaccia ed il loro vicino e
parente c’era da tempo un contenzioso legato alla servitù di
passaggio su quella strada. Oggi l’ennesima lite. E gli spari.
Lite per un terreno, nipote spara
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Fonte Ansa.it