(ANSA) – LONDRA, 16 NOV – Una conversione effimera. E’ quanto
sembra emergere dal passato di Emad Al Swealmeen, il 32enne
rifugiato nel Regno Unito d’origini mediorientali protagonista
dell’attentato terroristico – forse suicida – di Liverpool.
Almeno a quanto fa sapere il rettorato della cattedrale
anglicana della città britannica.
In relazione alle notizie dei media al riguardo, esso
conferma oggi che in effetti Emad – nato musulmano e morto
domenica per effetto dell’esplosione di un ordigno rudimentale
che a quanto pare stava cercando di finire d’assemblare a bordo
di un taxi – fu in effetti battezzato nella cattedrale medesima
nel 2015; e quindi “confermato” con la cresima e l’ammissione
definitiva nella nuova confessione nel 2017. Ma che già dal 2018
aveva smesso di frequentare la chiesa e perso ogni contatto con
la comunità: a dispetto delle convinzioni sulla sincerità del
suo cambio di religione manifestate dai devoti coniugi inglesi
che per un periodo gli avevano dato ospitalità da richiedente
asilo. In una successiva nota, la reverenda Sue Jones, parroco
della chiesa in questione, si è mostrata sgomenta e sorpresa
delle notizie sull’adesione a suo tempo di Al Swealmeen alla
propria congregazione. “Come tutti in città – ha scritto – siamo
rimasti inorriditi dalle azioni di questo individuo. Chiaramente
non possiamo fare alcuna supposizione sulle sue motivazioni. Ciò
che è chiaro è che le sue azioni non ci rappresentano come
comunità e che noi siamo uniti con tutta la città e tutto il
Paese nell’impegno a lavorare per la pace mentre continuiamo a
pregare per Liverpool”. (ANSA).
Fonte Ansa.it