“Durante l’Impero romano non si
diventava cittadini romani d’emblée, ma per amore, per quello
che rappresentava Roma all’epoca. Noi crediamo che uno possa
diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa
dimostrare l’amore per questa terra, non c’è niente di male. Si
diventa cittadini italiani con delle leggi e delle regole che
sono comuni a gran parte dei Paesi del mondo”. Lo ha detto il
ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel punto
stampa al Meeting di Rimini.
“Le contaminazioni culturali – ha aggiunto – ci devono
essere. E dobbiamo avere solamente una capacità: quella di non
immaginare che per essere contaminati bisogna rinunciare alla
propria identità. Noi siamo un’identità forte, costruita nei
secoli, consapevoli di quello che valiamo, ci apriamo al mondo,
ci confrontiamo con il mondo in un quadro di universalismo che
riconosciamo nella nostra religione portante. Anche chi non
crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che
noi siamo e del rispetto che dobbiamo agli altri, ma che
dobbiamo anche pretendere dagli altri”.
“Crediamo che le regole che esistono – ha concluso – siano
delle regole importanti, forti, ma che permettono
tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi
rapportare con gli altri senza dover fare delle scelte che
invece possono pregiudicare questo tipo di aspetto e valore”.
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Fonte Ansa.it