Per la prima volta dal 1917,
l’Ucraina festeggerà quest’anno il Natale il 25 dicembre, un
cambio di data rispetto al 7 gennaio – giorno di Natale nel
calendario giuliano utilizzato in Russia – che rappresenta
l’ultimo tentativo di sradicare l’influenza di Mosca nel Paese
invaso.
A luglio scorso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha
promulgato un disegno di legge per spostare ufficialmente il
giorno di Natale, con l’obiettivo di “abbandonare l’eredità
russa di imporre le celebrazioni natalizie il 7 gennaio”, si
leggeva in una nota esplicativa del ddl sul sito web del
parlamento di Kiev.
L’Ucraina è stata sotto la guida spirituale di Mosca almeno
dal XVII secolo, ma parte della Chiesa ortodossa ucraina ha
rotto con Mosca nel 2019 a causa dell’annessione della Crimea da
parte della Russia e del sostegno ai separatisti nell’est del
Paese. Il passaggio al 25 dicembre fa parte di un più ampio
processo nazionale di smantellamento dei simboli della Russia,
dell’Unione Sovietica e del comunismo, iniziato nel 2014 quando
Putin ha annesso la penisola e ha dato il via a una rivolta
pro-Mosca nella regione orientale del Donbass.
L’adozione del calendario gregoriano occidentale è anche un
segno del continuo tentativo di Kiev di allinearsi con l’Europa,
ricorda la Bbc, mentre la guerra si vede anche nelle decorazioni
per gli alberi di Natale, sempre più a tema militare. Soldati in
miniatura, aerei da combattimento Mig, un trattore ucraino che
traina un carro armato russo sono tra gli oggetti venduti alla
fabbrica di decorazioni di Klavdievo-Tarasove – una piccola
città fuori Kiev – una delle tre che un tempo rifornivano
l’intera Unione Sovietica. “Penso che tutti coloro che daranno
un’occhiata a oggetti come questi spereranno prima nella
vittoria del nostro Paese”, dice Tamila, tra le impiegate della
fabbrica.
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Fonte Ansa.it