Il Gruppo Unipol chiude i primi
nove mesi dell’anno con un utile netto di 769 milioni di euro,
in flessione del 10% rispetto agli 854 milioni dello stesso
periodo del 2022, e una raccolta premi salita del 7,5% a 10,6
miliardi, di cui 6,1 miliardi nel ramo danni (+3,8%) di euro e
4,5 miliardi nel vita (+12,9%).
Il solvency ratio, indice della solidità patrimoniale, sale
al 218%, dal 200% di fine 2022, mentre il combined ratio,
indicatore della redditività della gestione tecnica nel ramo
danni, peggiora nel trimestre dal 97,1% al 98,6%, riflettendo
l’impatto dell’ondata di maltempo che, nel mese di luglio, ha
colpito il Nord Italia.
Il confronto con lo scorso esercizio, nel quale Unipol aveva
registrato componenti straordinarie positive per circa 275
milioni legate al consolidamento di Bper, sconta l’entrata in
vigore, quest’anno, dei nuovi nuovi principi contabili Ifrs 17 e
9 che, se applicati anche lo scorso esercizio, ne avrebbero
rideterminato l’utile in 495 milioni.
Quanto alla controllata UnipolSai, i primi nove mesi
dell’anno si sono chiusi con un utile in calo del 4,9% a 586
milioni di euro, con un confronto sul 2022 che, anche in questo
caso, riflette l’applicazione dei nuovi principi contabili. La
raccolta premi è salita del 7,5% a 10,6 miliardi, di cui 6,1
miliardi nel danni e 4,5 miliardi nel vita, mentre il solvency
ratio individuale sale dal 288% di fine 2022 al 303%.
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Fonte Ansa.it