(ANSA) – ROMA, 04 NOV – “C’è chi vorrebbe che io costruissi
un altro movimento politico.C’é la necessità di nuove battaglie
e di costruire le fondamenta per qualcosa di concreto. Se poi
dovessero essere solide, quelle fondamenta, allora potremo
costruire qualcos’altro. Non escludo la nascita di un altro
movimento. Non mi interessa la mia personale battaglia, ma la
collettività. Una forza politica potrebbe avere successo
soltanto a fronte di una richiesta collettiva. Capirò con il
tour se esiste questa domanda”. Così Alessandro Di Battista in
un’anteprima dell’intervista a The Post Internazionale – TPI.
” Il primo incontro del mio tour – afferma – è andato molto
bene, c’era gente in attesa fuori della sala. Ho scelto Siena
perché è un esempio lampante della commistione tra politica e
finanza”.
“Alcuni esponenti attuali del M5S mi hanno scritto: “Che
bello, finalmente un po’ di aria fresca”. Mi sento in sintonia
con Tomaso Montanari, Alberto Negri e, soprattutto, Marco
Travaglio. Davide Casaleggio è un amico, lo stimo. Mi trovo in
sintonia con lui sulla democrazia diretta. Ma è prematuro dire
se sarà dei “miei”. Il fatto stesso che se ne sia andato dal M5s
mi pare un segnale che si sia sentito tradito”.
“Anche io – aggiunge Di Battista – credo che far parte del
governo Draghi sia stato un tradimento da parte dei miei ex
colleghi del Movimento. Perché, ad esempio, il Sì degli iscritti
al Movimento affinché nascesse il governo era legato in larga
parte al tema della transizione ecologica. Cosa rimane di quella
promessa? Nulla”, conclude. (ANSA).
Fonte Ansa.it