(ANSA) – PARIGI, 22 APR – “La Francia è un blocco”: nel suo
ultimo comizio elettorale a Figeac, nel cuore della Francia
agricola, Emmanuel Macron si gioca la carta dell’unità e della “riconciliazione”, accusando la sfidante Marine Le Pen di
alimentare “odio e divisione”.
Rivolgendosi a centinaia di abitanti e militanti riuniti
nella piazza del piccolo comune di Lot il presidente candidato
critica coloro che dividono la Francia in diverse categorie, la “Francia delle grandi città”, la “Francia rurale”, la Francia
delle banlieue e dei quartieri popolari”, come se fossero
altrettante entità “opposte” e “irriconciliabili”. Tutto questo “è falso”, ha avvertito Macron, ripetendo diverse volte lo
slogan “la Francia è un blocco”, fatto, appunto, di “tutte
queste realtà”. A due giorni dal ballottaggio contro Le Pen,
Macron si è difeso dall’accusa di essere “arrogante”; ripetuta
come un mantra in questi ultimi giorni dai suoi oppositori.
“Posso tenere un discorso senza avere una sola parola di odio,
né contro i nostri avversari politici, né contro una parte del
Paese”, ha dichiarato, aggiungendo che il dovere della
République “è colmare le disuguaglianze”. Ma “abbassando le
braccia, cedendo allo spirito di risentimento o di sconfitta non
si vince nessuna battaglia”, ha continuato criticando nello
specifico il programma di Le Pen. “Non faremo l’unità del Paese
promettendo di tutto e non finanziando niente. Non vinceremo
nessuna battaglia su malintesi e bugie. Non realizzeremo nessun
progresso sociale senza spiegare al tempo stesso come si intende
finanziarlo”. (ANSA).
Fonte Ansa.it