“Parentesi incantata”, ma effetto
di breve durata: i media francesi sono concordi nell’annunciare
che l’onda che ha consentito al presidente francese Emmanuel
Macron e al governo uscente di “surfare” sui sondaggi di
popolarità nonostante la crisi politica sarà “fugace”. Per
questo, le opposizioni di destra e di sinistra, rimaste
prudentemente silenziose mentre i francesi esultavano per il
successo della loro Olimpiade, stanno già affilando le armi per
ripartire alla carica.
Il presidente ha promesso la nomina di un premier subito dopo
i Giochi. Ma l’idea di convocare un Consiglio dei ministri già
martedì è tramontata. Si lascerà passare il Ferragosto, poi
probabilmente anche i giorni seguenti, nei quali Macron e la
consorte Brigitte saranno in vacanza al Fort de Bregançon, nel
sud.
I nomi che circolano sono più o meno gli stessi: Lucie
Castets proposta dalla sinistra del Nuovo Fronte Popolare prima
delle Olimpiadi, non convince Macron; Xavier Bertrand
(Républicains) andrebbe benissimo a destra e centro ma non lo
voterebbe la gauche; l’ex premier Bernard Cazeneuve è apprezzato
un po’ da tutti ma la gauche ripete di non volere un uomo della
maggioranza presidenziale.
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