(ANSA) – MONZA, 09 MAG – “Non mi capacito di come sia potuta
accadere una cosa del genere, non doveva succedere”. Queste le
prime, poche parole di Alessandro Maya, il 57enne arrestato per
aver ucciso a martellate, mercoledì scorso a Samarate (Varese),
la moglie Stefania e la figlia Giulia, di 16 anni, e per aver
gravemente ferito il figlio maggiore, Nicolò, di 23 anni. Maja
lo ha riferito al suo avvocato di fiducia, Enrico Milani, dal
letto del reparto di psichiatria dell’ospedale di Monza dove si
trova ricoverato e piantonato. Il legale ha anche spiegato
all’ANSA che Maja resta sedato e che si sta sottoponendo a una
serie di accertamenti psichiatrici. (ANSA).
Fonte Ansa.it