“Scegli la tua pelle”, indica il cartellino scritto a mano vicino a due frammenti di tessuti biologici, uno più chiaro e uno più scuro, entrambi ottenuti in laboratorio: è un esempio di quanto è possibile incontrare nella mostra “Corrupted body”, che si interroga sull’aspetto che avranno i robot del futuro e se, nel caso siano fatti di materiali biologici, siano anch’essi destinati a invecchiare come gli esseri umani. La mostra fa parte della Maker Art, la sessione dedicata all’arte della Maker Faire, la più importante manifestazione europea dedicata alla creatività e all’innovazione tecnologica, promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma attraverso la sua Azienda Speciale Innova.
Nata dal progetto del maker Antonio Burrai, la mostra “Corrupted body” è dedicata al tema dell’invecchiamento dei robot. In particolare analizza le nuove prospettive delle connessioni uomo-macchina e si interroga se i robot del futuro saranno macchine di acciaio oppure replicanti rivestiti di tessuti biologici, a partire della pelle. In ognuno dei due scenari si può immaginare una sorta di decadimento delle macchine che ricorda molto da vicino l’invecchiamento degli esseri umani e che, per i robot, potrebbe essere risolto sostituendo le parti invecchiate con pezzi di ricambio.
Fonte Ansa.it