L’inflazione in Italia ha mostrato
un “netto calo nell’ultimo anno, ma resta superiore alla media
dell’Eurozona”. E’ quanto emerge in un report dell’economista
Paolo Mameli, della direzione studi e ricerche di Intesa
Sanpaolo.
L’inflazione è attesa “scendere bruscamente in ottobre, per
poi risalire nei primi mesi del 2024; successivamente è attesa
una nuova fase discendente, sino al 2,2% alla fine dell’anno
prossimo. I rischi su questo scenario sono verso l’alto e legati
principalmente alla componente energia”, prosegue il report.
L’ampio calo previsto per l’inflazione italiana in ottobre è
legato principalmente ad effetti base favorevoli sull’energia, i
quali però invertiranno di segno successivamente (nella prima
parte del 2024). Gli alimentari dovrebbero continuare a
rallentare nei prossimi mesi, spinti al ribasso dalle quotazioni
internazionali delle materie prime agricole e dai minori costi
energetici, nonché da effetti base favorevoli destinati a
cambiare direzione solo nella parte finale del 2024.
La guerra in corso in Israele aggiunge “incertezza alle
prospettive dell’inflazione. Gli effetti sono poco rilevanti
nello scenario più probabile. Viceversa, l’impatto sul costo
dell’energia e quindi sui prezzi al consumo è rilevante negli
scenari di rischio.
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Fonte Ansa.it