(ANSA) – ROMA, 11 DIC – Iniziano domani e si concluderanno
venerdi’ 16 dicembre le manifestazioni contro la Manovra. Lo
ricorda la Cgil ribadendo le richieste del sindacato.
Le richieste sono: aumentare i salari detassando gli aumenti
dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i
salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e
introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle
detrazioni all’inflazione (così detto recupero del drenaggio
fiscale). Si chiede inoltre di conferire tutele a tutte le forme
di lavoro, assegnando ai ccnl un valore generale, sancendo così
anche un salario minimo e diritti normativi universali; di
eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di
inserimento al lavoro con contenuto formativo. Serve poi una
riforma fiscale che rispetti il principio della progressività e
la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un
contributo straordinario di solidarietà. Cgil punta anche alla
rivalutazione delle pensioni; risorse per il diritto
all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta
affrontando gli effetti drammatici della pandemia;
di cancellare la Legge Fornero e introdurre: l’uscita flessibile
dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della
diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i
giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il
riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle
differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.
Per la Cgil, “in coerenza con le piattaforme unitarie, sono
necessarie: riforme vere, ispirate dai criteri di solidarietà e
giustizia sociale, fondate sulla qualità e la stabilità del
lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove
politiche industriali ed energetiche
capaci di prospettare un futuro per il Paese, sulla
trasformazione digitale e la riconversione verde,
su uno stato sociale più forte e qualificato”. (ANSA).
Fonte Ansa.it