Mattarella, a Stazzema la Repubblica riconosce le sue radici

Sant’Anna di Stazzema è “un sacrario
europeo del dolore, e un simbolo di riscatto di quella rinascita
umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando
democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni
speranza. Ai discendenti e alle genti di Stazzema, che rinnovano
oggi il dolore della propria comunità per lo sterminio dei
propri cari, va il sentimento commosso dell’intera Nazione. Una
grande eredità morale è stata lasciata dai sopravvissuti. La
Repubblica può qui riconoscere le sue radici”. Lo dice il
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a 80 anni dalla
strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema. “Per la Repubblica
oggi è giorno di memoria, di raccoglimento, di testimonianza. Il
12 agosto di ottant’anni or sono reparti delle SS naziste, con
la complicità fascista, compirono nelle frazioni di Stazzema uno
degli eccidi più spietati della Seconda Guerra Mondiale,
uccidendo senza pietà donne, anziani, bambini, sfollati che
pensavano di aver trovato un rifugio sottraendosi ai
combattimenti. Fu la guerra portata alle popolazioni civili, lo
sterminio di comunità locali incolpevoli. Fu la tragedia che si
abbatté sui villaggi della linea Gotica, a Padule di Fucecchio,
a Marzabotto, fra le altre”.
   

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Fonte Ansa.it

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