Nel “dialogo tra il rettore e il
rappresentante degli studenti” è emerso un “disorientamento tra
i giovani del nostro tempo che affiora. Il rappresentante degli
studenti ha detto che la generazione Z è vista come
disorientata, come inerte, estraniata dalla realtà.
Sinceramente non so da dove possono uscire queste valutazioni
così difformi dalla realtà, così sbagliate, sulle nuove
generazioni. Personalmente penso, trovandone conferme, che
questa generazione sia un motivo di speranza per il nostro
Paese”. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella
parlando a Vercelli all’inaugurazione dell’anno accademico
dell’università del Piemonte orientale.
“Sono anche convinto – ha detto ancora a Vercelli il
presidente Mattarella – che il disorientamento che realmente
talvolta affiora sia responsabilità di noi adulti. Come
potrebbero i giovani sentirsi a loro agio, trovare parametri di
riferimento o coordinate di comportamento nel mondo che oggi gli
adulti presentano loro? Allora, in questo momento storico,
ritorna con forza e va richiamato il ruolo delle università,
della formazione culturale, di quello che il rettore ha chiamato
il mestiere più bello del mondo, cioè quello di trasmettere
cultura, sapere, conoscenza, quello di rendere i giovani
protagonisti, di fare in modo che siano capaci di spirito
critico, padroni della conoscenza per il futuro. Questo è il
veicolo per fare emozionare gli studenti: difficile trovare
un’espressione più significativa e pregnante, ‘far emozionare
gli studenti’, trasmettendo loro cultura e conoscenza. Questo
compito straordinario è affidato ai nostri atenei”.
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Fonte Ansa.it