(ANSA) – ROMA, 11 MAG – L’industria del cinema e
dell’audiovisivo rappresenta un “patrimonio che appartiene a
tutti gli italiani, è un bene indivisibile. Siamo però di nuovo
chiamati a ripartire, non solo a proseguire e avvertiamo il
senso di una missione comune. Tutti concordano che dopo il covid
non torneremo alla realtà di prima ma ci troveremo in scenari
nuovi. Adesso le sale ripartono. Le sale del cinema sono un
luogo prezioso per la vita delle città, così come i teatri, i
musei e tutti i luoghi della cultura. E’ giusto che le
istituzioni vi sostengano in questa sfida. Istituzioni e
operatori uniti nell’obiettivo di rafforzare le produzioni
nazionali. Il domani del cinema sarà certamente bello”. Lo ha
detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in
occasione della cerimonia per i David di Donatello al Quirinale.
Il governo, ha sottolineato il ministro della Cultura Dario
Franceschini, “ha sostenuto convintamente il mondo del cinema
con 225 milioni di euro per l’emergenza a cui si è aggiunto
l’incremento molto forte delle risorse del fondo cinema che nel
giro di qualche anno è arrivato alla cifra in immaginabile non
molto tempo fa di 640 milioni, consentendo di portare
stabilmente il tax credit al 40%. E soprattutto mi fa piacere
che sia passata la consapevolezza che investire in cultura,
investire nel cinema non è soltanto un’operazione socialmente
importante o culturalmente importante è una grande operazione
industriale”.
Disinvolta e fuori dagli schemi la conduzione di Geppi
Cucciari che si è rivolta al presidente della Repubblica
chiamandolo, tra l’altro “affittuario di questo monolocale”. A
Mattarella l’attrice ha ricordato tutte le scadenze della sua
giornata tipo, compresa la “pennichella”, e soprattutto gli ha
ha chiesto che mai farà a fine mandato. Il Capo dello Stato è
stato al gioco e ha assicurato alla Cucciari che terrà conto di
tutti i suoi consigli. (ANSA).
Fonte Ansa.it