++ Mattarella, necessario resistere a intimidazioni mafia ++

(ANSA) – ROMA, 21 SET – “Rosario Livatino, Sostituto
Procuratore della Repubblica e poi Giudice della Sezione misure
di prevenzione del Tribunale di Agrigento, ha condotto
importanti indagini contabili e bancarie sulle organizzazioni
criminali operanti sul territorio e sui loro interessi
economici. Egli ha, tra i primi, individuato lo stretto legame
tra mafia e affari, concentrando l’attenzione sui collegamenti
della malavita organizzata con gruppi imprenditoriali.
    Consapevole del delicato ruolo del giudice in una società in
evoluzione e della necessità che la magistratura sia e si mostri
indipendente, egli ha svolto la sua attività con sobrietà,
rigore morale, fermezza e instancabile impegno, convinto di
rappresentare lo Stato nella speciale funzione di applicazione
della legge”.Così il Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, in una dichiarazione, nel trentesimo anniversario
dell’uccisione del Giudice Rosario Livatino.
    “Ricordare la vile uccisione di Rosario Livatino richiama la
necessità di resistere alle intimidazioni della mafia
opponendosi a logiche compromissorie e all’indifferenza, che
minano le fondamenta dello stato di diritto”, afferma il Capo
dello Stato. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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