“Luigi Daga, magistrato in servizio
presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del
Ministero di giustizia, veniva gravemente ferito in Egitto,
trenta anni or sono, in un attentato terroristico che ne causava
la morte a soli 46 anni.
Magistrato dotato di eccellenti capacità e di non comuni doti
umane, Luigi Daga ha esercitato in modo esemplare la funzione
giurisdizionale, al servizio del Paese.
Profondo conoscitore dell’amministrazione penitenziaria e
precursore di metodi innovativi nello studio del nostro sistema
punitivo, si impegnò per restringere la carcerazione ai delitti
gravi, per offrire l’opportunità di reinserimento sociale dei
detenuti attraverso il più ampio ricorso alle misure alternative
alla detenzione.
Il suo insegnamento umano e professionale di fedele
servitore della Repubblica rimane prezioso per rendere coerente
il nostro sistema penitenziario coi principi costituzionali. Nel
trentesimo anniversario dell’attentato in seguito al quale perse
la vita, desidero far giungere sentimenti di partecipazione e
gratitudine ai suoi familiari e a quanti lo hanno conosciuto e
stimato per l’appassionato impegno nello svolgimento della sua
attività professionale”.
E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, in una nota.
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