(ANSA) – ROMA, 23 SET – “Sono trascorsi trentacinque anni dal
feroce assassinio di Giancarlo Siani, giovane cronista de Il
Mattino di Napoli, autore di coraggiosi articoli sulle attività
criminali dei clan della camorra e sui loro conflitti interni.
Giancarlo Siani fu ucciso proprio per il lavoro svolto, per
l’onestà e l’intelligenza con cui onorava il diritto alla libera
informazione, raccontando i delitti della malavita e le trame di
chi ne tirava le fila”. Così il Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, in un messario al Presidente della Fondazione
Giancarlo Siani Onlus, Gianmario Siani.
“Le organizzazioni camorristiche – sostiene Mattarella – non
tollerarono che fosse svelato ciò che volevano restasse occulto:
dagli affari illeciti alle complicità, alla violenza, che
lasciava scie di morte: comprimevano libertà e opportunità in
ogni campo della vita economica e sociale. In questo giorno di
memoria per Napoli e per l’intera comunità civile, desidero
esprimere a Lei un sentimento di solidarietà e gratitudine per
l’impegno civile che negli anni è stato promosso, a partire dal
dolore di una ferita purtroppo insanabile.
Giancarlo Siani è stato testimone del miglior giornalismo: sarà
sempre un esempio di coraggio e di professionalità per chi ha
lavorato con lui e per chi intraprende, con idealità e passione,
la strada del giornalismo. Il sacrifico di Giancarlo Siani
resterà nella coscienza di tante persone oneste che si battono
per contrastare l’illegalità e le mafie con gli strumenti della
civiltà, della cultura, con il rispetto della verità e delle
regole. Le condanne inferte ai killer e ai mandanti di Siani, al
termine del percorso processuale, sono una prova ulteriore che
le mafie possono essere sconfitte e che verranno certamente
sconfitte”. (ANSA).
Fonte Ansa.it