“A Marzabotto e nei territori che
cingono Monte Sole, 79 anni or sono, si toccò l’abisso della
barbarie e della disumanità. Centinaia e centinaia di persone
inermi furono braccate per giorni e uccise dalle truppe naziste,
con la complicità di fascisti locali. Non ci fu alcuna pietà per
bambini, donne, anziani, disabili, religiosi.
Le vicende della Guerra stavano costringendo gli occupanti
ad arretrare e fu allora, in quei terribili mesi, che la vile
ideologia dell’annientamento dispiegò tutti i suoi orrori. La
memoria di questo eccidio, tra i più sanguinosi del Secondo
Conflitto mondiale, costituisce una delle pietre angolari della
nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa, basata sulla
promessa di pace che i popoli e gli Stati del Continente si sono
scambiati dopo aver riconquistato la libertà.
Libertà e democrazia hanno ricevuto forza qui, da così tanto
dolore, e trovano alimento soltanto in una civiltà che sappia
rispettare la vita, la persona, il diritto, capace di promuovere
uguaglianza e giustizia. Su questo tessuto sono state edificate
nuove Istituzioni e si è avviato il processo di integrazione
europea: un patrimonio comune da preservare, potenziare e
perpetuare, con tanta più determinazione, proprio adesso che la
guerra è tornata drammaticamente a insanguinare il Continente.
Le nostre comunità e le nostre terre hanno conosciuto fin
dove possano spingersi l’atrocità del male e la negazione della
dignità umana. Esserne consapevoli è condizione per dire “mai
più” e divenire protagonisti di un domani migliore”.
Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
nell’anniversario dell’eccidio di Marzabotto.
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Fonte Ansa.it