Medico ucciso: il 62enne resta in carcere, ‘è pericoloso’

(ANSA) – MILANO, 15 DIC – Deve restare in carcere per
omicidio volontario Benedetto Bifronte, il 62enne che due giorni
fa ha colpito alla testa con un’accetta, all’esterno del pronto
soccorso del Policlinico San Donato, il medico Giorgio Falcetto,
76 anni, morto ieri sera. Lo ha deciso il gip di Milano che,
accogliendo la richiesta del pm Giovanni Polizzi nelle indagini
dei carabinieri, ha convalidato il fermo e disposto la custodia
cautelare per l’uomo che oggi nell’interrogatorio davanti al
giudice è rimasto in silenzio.
    Stando all’ordinanza del gip, sussiste il pericolo di
reiterazione del reato, anche perché Bifronte è incapace di
controllare i propri impulsi di aggressività, come dimostra
anche il fatto che girava con un’accetta nel bagagliaio della
sua auto. Macchina che aveva urtato quella del medico, un
incidente da cui è scaturita una lite finita con l’omicidio. Tra
l’altro, viene chiarito sempre nel provvedimento, allo stato non
si può dubitare della capacità di intendere e di volere del
62enne al momento del fatto, anche perché nel suo passato non ci
sono disturbi psichiatrici segnalati.
    Il gip precisa, inoltre, che la Procura sta effettuando
ulteriori indagini per chiarire i contorni della vicenda e le
effettivi motivazioni dell’omicidio, anche in relazione agli
eventuali rapporti pregressi tra i due. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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