(ANSA) – MILANO, 11 OTT – Il mercato dei Pc, computer fissi,
portatili e workstation professionali, continua a rallentare e
chiude il terzo trimestre del 2022 con un calo di 15 punti
percentuali su base annua. Lo dicono gli ultimi dati degli
analisti di International Data Group, secondo cui le unità
spedite da giugno ad agosto ammontano a 74,252 milioni. Ad
influire, negativamente, la domanda dei consumatori, che resta
bassa, e le difficoltà della catena di fornitura globale, con la
quantità di chip ancora non in grado di soddisfare le esigenze
dei produttori di realizzare nuovi dispositivi. Uno scenario,
già di per sé complesso, accentuato dall’instabilità economica
causata dalla guerra in Ucraina. “La domanda dei clienti è
rimasta debole anche se l’attività di Apple e di altri
produttori ha contribuito, nel terzo trimestre, ad attenuare la
caduta – ha affermato Jitesh Ubrani, responsabile della ricerca
Mobility and Consumer Device Trackers di Idc – non a caso, le
aziende hanno ridotto il numero di dispositivi messi in vendita,
con la sola Apple che rappresenta un’eccezione, avendo aumentato
l’offerta per compensare gli ordini persi nei mesi scorsi,
derivanti dai lockdown in Cina”. Per rispondere alla crisi, i
marchi principali hanno aumentato i prezzi dei prodotti in
vendita online e nei negozi, puntando sull’offerta di Pc
premium, di fascia elevata. Ciò contribuisce, per gli analisti,
ad alzare il cosiddetto Asp, l’average selling price, il prezzo
di vendita medio. Lenovo mantiene il primo posto nel mercato dei
Pc, con 16,9 milioni di unità spedite ma un calo su base annua
del 16,1%. Con 12,7 milioni di unità spedite, Hp occupa la
seconda posizione, nonostante un marcato -27,8% sullo stesso
periodo del 2021. Il calo annuo è invece del 21,2% per Dell, al
terzo posto, prima di Apple, l’unica ad aver riportato un segno
positivo, del +13,5%, e crescita annua del 40,2%. Chiude la
classifica delle prime cinque Asus, con un -7,8% sul terzo
trimestre del 2021 e 5,5 milioni di unità spedite. (ANSA).
Fonte Ansa.it