“Onestamente non mi risulta nessuna
telefonata”. Così Giuseppe Conte, intercettato dall’ANSA a
proposito della chiamata, raccontata da Repubblica, di un alto
dirigente del suo partito a Luigi Di Maio per sondare un
possibile gioco di sponda sul Mes dopo l’attacco della premier
Giorgia Meloni. “Vorrei però chiarire – ha risposto il leader
del M5s – che il Movimento non cerca nessuna sponda e non ha
bisogno di nessuna prova testimoniale per la semplice ragione
che gli atti compiuti, a partire dal confronto parlamentare,
sono tutti corredati da puntuali prove documentali. E questi
documenti inchiodano Meloni dimostrando che ha mentito al
Paese”.
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