(ANSA) – ROMA, 12 APR – Meta ha scelto l’Università Luiss
Guido Carli di Roma per analizzare con uno studio accademico
l’impatto che le tecnologie immersive stanno apportando nel
settore dell’istruzione. La collaborazione – si legge in una
nota – rientra in un programma di ricerca europeo istituito
dall’azienda madre di Facebook che coinvolge 5 istituzioni
accademiche, esperti e think-tank di altrettanti Paesi tra cui
l’università di Glasgow, l’Esade di Barcellona, il France
Immersive Learning e il Straightlabs in Germania.
L’Università Luiss si è concentrata, in particolare, sulla
misurazione dell’impatto della reltà virtuale (VR) nei processi
di apprendimento e collaborazione in ambito manageriale con 12
ricercatori che hanno condotto un test comparativo della durata
di tre mesi tra realtà immersiva e ambiente 2D, al quale hanno
preso parte circa 90 studenti del corso di Advanced Marketing
Management dell’Ateneo. “Uno dei risultati più significativi del
test – dice il comunicato – è la capacità delle tecnologie VR di
generare un grande senso di telepresenza e separazione rispetto
alla dimensione fisica: gli studenti hanno, infatti,
sottolineato come negli spazi virtuali si siano sentiti molto
più ‘dentro l’ambiente che stavano vedendo e ascoltando’ e ‘coinvolti e immersi nell’esperienza’, rispetto agli ambienti
2D”.
“Crediamo che il metaverso avrà un impatto significativo nel
campo dell’education, come dimostra il nostro studio
accademico”, hanno dichiarato Simona Romani, Dean della Graduate
School dell’Università Luiss, e Marco Francesco Mazzù, Professor
of Practice di Marketing dell’Università Luiss. “Le tecnologie
immersive hanno un enorme potenziale per trasformare il mondo
dell’istruzione e della formazione”, ha aggiunto Angelo
Mazzetti, Responsabile Affari Istituzionali di Meta in Italia.
In un post ufficiale, Nick Clegg, Presidente di Meta per gli
Affari Globali, ha delineato le quattro aree chiave d’intervento
prioritarie nel settore dell’istruzione e della formazione.
Centrali saranno – ha sottolineato – la riprogettazione delle
lezioni scolastiche, gli incontri tra insegnanti e studenti in
spazi virtuali condivisi, la formazione professionale pratica e
le nuove opportunità di apprendimento a lungo termine. (ANSA).
Fonte Ansa.it