(ANSA) – PARIGI, 01 OTT – “Sono molto fiero di questo premio”
diceva appena una settimana fa Makram Akrout, panettiere del
12/o arrondissement di Parigi laureato per il 2020 come “miglior
baguette” della capitale. Con il diritto di fornire per un anno
le baguette all’Eliseo. Ma da allora, Akrout è entrato nel
mirino di gruppi di estrema destra che hanno scovato, sulle sue
pagine social, messaggi di stile “islamista” o “antifrancese.
Quarantadue anni, 19 di esperienza da fornaio in Francia
dopo essere arrivato dalla Tunisia, Akrout si è visto
immediatamente chiudere la sua pagina Facebook. Ma gli “screenshot” e le traduzioni che circolano in rete – con testi
in arabo – mostrano che il fornaio artigiano della prima
baguette di Parigi condivideva messaggi come “La Francia
incoraggia e propaga la decadenza nel nostro paese per
proteggere i suoi interessi colonialisti e ci spinge ad
allontanarci dalla religione e dai valori islamici”. Un altro,
riportato da Le Parisien, recita: “Noi abbiamo pianto per
Charlie Hebdo e per Notre-Dame ma da parte della Francia quei
cani non piangono quando si deride il maestro della creazione,
Allah”.
Da parte sua, Makram Akrout ha assicurato al Sindacato dei ‘boulanger’ parigini che il suo account Facebook era stato
hackerato e per questo aveva sporto denuncia. Secondo il suo
avvocato, il fornaio è “distrutto da quello che legge sui
social” e non vuole commentare “screenshot che vengono
dall’estrema destra e che lui contesta”.
Il Comune di Parigi, dopo qualche esitazione, ha confermato
la cerimonia di premiazione per la miglior baguette della città,
in programma domani davanti alla cattedrale di Notre-Dame. Ma il
prefetto verificherà la veridicità sulle voci che circolano sul
fornaio laureato. (ANSA).
Fonte Ansa.it