Migranti: rimpatriati in Iraq 16 morti in naufragio Manica

(ANSA) – ARBIL, 26 DIC – Sono stati rimpatriati durante la
notte nel Kurdistan iracheno i corpi di 16 migranti annegati in
mare lo scorso 24 novembre, nel tragico naufragio di un gommone,
che tentava di attraversare la manica dalla Francia alla Gran
Bretagna, in cui persero la vita almeno 27 migranti.
    L’aereo è atterrato alle 3.00 di notte, ora italiana, ad
Arbil, dove le bare sono state caricate su alcune ambulanze che
hanno trasportato le vittime ai rispettivi luoghi di
provenienza: Darbandikhan, Ranya, Soran e Qadrawa. All’aeroporto
del capoluogo del Kurdistan iracheno c’erano i familiari di
alcune delle vittime. Il rimpatrio delle salme era previsto per
venerdì scorso ma è stato rimandato ad oggi.
    Fra i 27 morti della strage della Manica – la più grave da
quando il braccio di mare è divenuto una delle rotte più
frequentate dai migranti diretti nel Regno Unito – c’erano sette
donne e due bambini, uno dei quali di soli sette anni. Oltre ai
16 curdi iracheni, la lista includeva un curdo iraniano, quattro
uomini afghani, tre etiopi, un somalo, un egiziano e una persona
non ancora identificata. Solo quattro persone furono portate in
salvo dal gommone affondato che, secondo diversi testimoni,
trasportava almeno 33 persone.
    La tragedia, sulla quale le autorità francesi continuano a
indagare, provocò anche una frizione diplomatica fra Parigi e
Londra, con il primo ministro britannico Boris Johnson che
inizialmente puntò il dito verso la Francia, chiedendole di
riprendersi i migranti, provocando la reazione rabbiosa del
presidente francese Emmanuel Macron, che accusò la controparte
di “mancanza di serietà”. L’invito a Johnson ad un vertice con
Germania, Belgio, Olanda e Francia proprio sul tema dei migranti
fu di conseguenza cancellato. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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